domenica 12 ottobre 2014

Il Grande Re II: I duchi

Il grande Re arrivó e si insedió sulla sommità del Capo. Li si fermó a contemplare la terra che aveva davanti e cosí rimase per molti tempi di uomo.

A quel tempo Onirikon era terra di ingiustizia e crudeltà.
In talune cittá i ricchi erano cosí ricchi che i loro vestiti eran fatti di tele di ragno, in altre regioni i poveri erano cosí miserabili che si nutrivano dei loro stessi figli.

Guerra e la pace si alternavano follemente e senza motivo.
Su tutto tiranneggiavano gli Undici Duchi Rossi che a chi si lamentava chiedevano torvi:

"non è forse stato cosí?
Il lupo forte mangia il lupo debole.
Non rimarrá sempre cosí?
Scegli di essere Lupo o non ti lamentare nell'esser divorato."

Il mondo era cosí popolato di Lupi che divoravano altri lupi che divoravano altri lupi.

Una volta ogni anno uno dei Duchi andava in un quartiere povero e distribuiva dolci rancidi ai bambini e monete di rame ai loro genitori.
"Non sono buono?" gracchiava arrogante "lodatemi dunque ed amatemi."

Il Popolo odiava i Duchi ma li serviva e li onorava.
Poiché invero i Duchi erano rappresentanti degni di quella genie perversa che preferiva la loro crudeltà lasciva a una scomoda Giustizia.

Undici di numero, a scomporre la perfezione, e loro Nomi erano, e sono:
Aholibamah, Elah ,Pinon, Kenaz ,Teman, I gemelli Mibzar e Magdiel nonché Eram.


Sono solo sette questi. Poiché di quattro non sappiamo, che di loro nessuno é ritornato a riferire il Nome.

Il grande Re guardó a lungo tutto questo.
La titanica figura si levava immobile come un gigantesco scoglio su quella rupe.

Gli Spiriti dell'Etere, creature dell'Aria, lo videro.
“Ecco un Sovrano, se mai ve ne é stato uno. Onoriamolo come a lui conviene. ”

Decisero cosí di erigere un seggio di nuvole in suo onore.
Presero i lembi della tempesta e li tirarono sullo scoglio a coprirlo di areo biancore.
Il Gran Re vide il seggio e ci si sedette.
Quando lui si assise un gran brivido attraversò tutta la Terra e uno dei Duchi disse:
"Ecco che sento che è arrivata la mia ora".
E sbavava disgustosamente, fino a quando arrivó suo fratello Teman e gli disse velenosamente:
"Mi fai schifo a vederti cosí"
e lo pugnaló alle spalle.

Perché anche se il Gran Re era arrivato non aveva ancora stabilito il suo Regno.


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