domenica 8 marzo 2015

Il Mago degli Dei Eterni

Il Gerofante (il Papa).
La Saggezza fonte di Misericordia, la Sfera dello Zodiaco che agisce, attraverso il Toro, su Giove.
Significato nella divinazione
Legittimazione divina, fecondazione, saggezza divina, manifestazione, insegnamento. Diverso ma simile a Mago, Eremita e Innamorati. Legato all'Imperatore. Sapienza occulta.
Difetto
Edonismo, sensualità.
Pregio
Ispirazione Mistica.

Il Gran Sacerdote è la controparte della Grande Sacerdotessa. Cosí come Aries ha la casa in Marte e l’esaltazione in Sole, Taurus ha la casa in Venere e l’esaltazione nella Luna. É l’aspetto mistico o riflessivo del maschile. É un pensatore, come l’Imperatore è uomo d’azione. I suoi colori, a differenza di quelli dell’Imperatore, variano considerevolmente. Rosso, arancio, marrone, bruno carico e castano suggeriscono pensiero velato, potere interiore, perseveranza, contemplazione e riconciliazione. Questa carta indica spesso la “vigilanza segreta” dei Maestri.

La XVI via, é la terza, e ultima, che collega Chockmah a un'altra Sephirah dopo la XI e la XIV.
Questa volta abbiamo la potenza virile maschile di Chockmah collegata all'Amore Mistico di Chesed.
Mentre il Figlio del Mattino é raggiante, questo é fecondante.
Ne viene fuori una figura complessa, ricca di contraddizioni: il Mago degli Dei Eterni.
Mago poiché anch’egli usufruisce del potere (la radice indoeuropea Mag), ma esso non gli deriva dalla volontà come nella via di Beth, bensì dall’alto, dagli Dei Eterni: gli Elohim. Sono Dei “eterni” poiché in Binah, in cui riside il nome Elohim, per la prima volta, appare la nozione di tempo e quindi l'eternità.

Egli é anche il Gran Sacerdote, in ebreo HRASh = 506 = ShVR = Toro.

Il Mago degli Dei Eterni nella Formula dell'Onore é il Magnificente Toro di Fuoco, la seconda incarnazione dell'Ardore nel sistema dell'Ordo Solis.
Il toro bianco di Mitra é associato a Giove - Zeus, il Toro Bianco che rapisce Europa- e quindi Chesed ne eredita le caratteristiche. Nel mito di Mitra, l' eroe Solare rappresentava sia l'uccisore del Toro che il Toro stesso.
Una via più tranquilla e riflessiva della precedente. Chesed il Re benevolo, si occupa di amministrare la forza scaturita dalla fonte dell’Ardore. Le energie dell'ardore sono interiori e si preoccupano di realizzare un Tempio dello Spirito anziché un Regno della Materia. é una via di misticismo, per quanto un misticismo virile e dinamico.

Il corno taurino, come simbolo della legittimazione divina, della discesa divina sulla Terra é stato usato in tutta l'antichità. Molti gerofanti del passato portavano corna per dimostrare il legame con la divinità.
Nella Mitologia dell'Ordine del Sole, il Corno dell'Alba fu consegnato al Custode proprio su questa via. Esso é uno dei due corni del Magnificente Toro di Fuoco. Il Minotauro sacrifica una parte di se stesso nel momento in cui i cavalieri ripetono la formula di abbandono mistico:

non nobis Domine, non nobis, sed tua ad gloriam.

Contemporaneamente essendo il Toro un segno di Terra il Corno dell’Aurora é l'oggetto sacro dell'ordine associato a questo elemento.
Secondo la Regola:

Il Corno dell'Aurora é un grande Corno rosso come il colore del fuoco, che induce al Risveglio gli appartenenti all'Ordine.
La Regola
Perché induce al risveglio?
Perché il suono del Corno fa ricordare la Fonte Infinita della Forza: Chockmah.
Da questa fonte l'Ordine attinge la Forza, attraverso il Figlio del Mattino, e la sua legittimazione, per mezzo del Mago degli Dei Eterni.
Per questo la parola di passo per il Corno é "Ricordati di Me".
Ricordati di me é differente da ricordati di “te stesso”, presuppone un oggetto di amore mistico.

Custode del Corno dell'Aurora o Menestrello
Simbolo: un corno da battaglia.
Funzione: il menestrello al campo intrattiene i fratelli con canzoni e musiche, in battaglia porta il Corno dell’Aurora di cui é il custode, al mattino lo suona per dare il Risveglio. Il custode é fra i fratelli quello con il maggior Ardore e da esempio a tutti in quanto a entusiasmo e spirito di sacrificio.
La Regola

Questa via é associata alla Vau della formula del Tetrammatron, nonché sesta lettera dell'alfabeto ebraico, con valore 6. Entrambi sono simboli di Tiphereth, del Sole-Mitra. Geometricamente, il numero sei permette a due triangoli di formare un esagramma, conosciuto comunemente come stella di David, o Sigillo di Salomone. in realtá é lo scudo di David in ebraico מגן דוד Māḡēn Dāwīḏ; . E' la rappresentazione classica dell'antico assioma, "Come sopra, così sotto". L'agente principale per portare al compimento questo atto magico, è il Logos evocato dal Mago degli Dei. Questa unione è il "paradiso" di cui parla il Sepher Yetzirah. Il Papa ne è il mediatore, il rivelatore. La parola "Ierofante", infatti, deriva da hierphaine - "rivelare", e l'energia di questa percorso tende all'espressione, benché trattenuta.
Abbiamo visto come il nome “Mago degli Dei Eterni” ci faccia intuire come questo potere sia legato all'Amore mistico più che a volontà propria, come accade per il Mago del Potere.
Nella mitologia dell'ordine proprio come nei giochi di ruolo a là D&D vi sono due figure di operatori di magia: Il chierico e il mago.
Il Papa é il chierico in questo campo, ricevendo potere da qualcosa che lui ritiene esterno a se stesso.
Gli Dei.

Se vogliamo operare un ulteriore distinzione fra coloro che operano magia aggiungeremo i guaritori che operano sotto la protezione del Sole e della Regalità luminosa. Ne riparleremo con il Profeta degli Dei.
Quindi il Mago, il Chierico e il Guaritore.
I tre Magi di cui parla la Bibbia sono questi.

Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all'epoca del re Erode. Dei magi d'Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo:
«Dov'é il re dei Giudei che é nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».
Matteo 2:2
I doni di oro, incenso e mirra sono attribuiti così: la Mirra al Mago del Potere, l'Incenso al Mago degli Dei e l'Oro al Profeta degli Dei.

Esaminiamo in che maniera il Toro é legato a Tiphereth.
Sappiamo che Tiphereth é un Dio sacrificato.
Nella Bibbia il Toro é il protagonista assoluto del Grande Sacrificio, quello piú Nobile.
Per un sacrificio comune si prendeva un capretto o una gallina. Ma nelle occasioni veramente importanti gli ebrei, e molti altri popoli come loro, sacrificavano un toro.
Non fosse altro che un toro costa molto più che una semplice gallina, é piú grande e fa piú impressione.

Gli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del toro davanti al SIGNORE; e il toro sarà sgozzato davanti al SIGNORE.
Levitico 4:15
Un giovane Toro é protagonista del famoso episodio biblico del Vitello d'Oro.
Questo episodio ci introduce all'aspetto più oscuro di questa Via, che puó diventare la sua parte squilibrata.
Mosé stava tornando dalla montagna dove aveva ricevuto le Tavole della Legge, la sua legittimazione spirituale.

Quando fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; e l'ira di Mosé s'infiammò ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi del monte.
Esodo 32:19

Queste danze e questo vitello rappresentano l'aspetto squilibrato della Via. Il ritorno all'animalità sessuale, la mancanza di controllo. L'uomo che diventa bestia, il Minotauro.
É un aspetto non necessariamente negativo ma sempre presente nella via: la sessualità animale. Ce lo conferma sia il fatto che il segno zodiacale sia dominato da Venere, che la lettera stessa. Vau significa in ebraico “chiodo” o gancio e il geroglifico di questa lettera richiama un simbolo fallico.

Squarciare il velo, passare attraverso l'Anello di Fuoco della Portatrice di vita sulla Via della Saetta del Sagittarius: ecco il fine di del GANCIO DENTE .
I IV ponti

È interessante notare come la IOD, lettera simbolo fallico per eccellenza, sia associata al Profeta degli Dei, la Vergine. Quasi a indicare come lo stesso problema sia risolto in maniera differente dai due. Al Mago del Potere é assegnata invece la Beth che con la sua forma accogliente ricorda una vagina.
Quando si tenta di attribuire al Toro, il ruolo del Rinoceronte, l'animale della vergine, allora lo si castra.

Il Toro é stato usato come uno dei simboli più arcaici della deitá, particolarmente nell'età omonima che ha preceduto lo sviluppo del monoteismo ebreo. In ebraico, la parola per "intelligenza" é Saykel (ShKL) che inoltre significa comprensione o consapevolezza. La parola unisce la radice soke (ShK), "abitare con" e kole (KL) che significa "tutti" o "il tutto." l'idea é che le intelligenze presenti sull'Albero della Vita rappresentano ognuna una categoria divina che é una parte dell'intera Divinità .
Così é il bue, con la sua placidità asessuale, che riscalda Gesú con il fiato. Il bue fa meno paura, non é pericoloso ma ha perso il segreto intimo del Gran Sacerdote: la Bacchetta.

Torniamo alla storia del Vitello d'Oro.
La funzione di Mosé, Duce di Israele, é quella del Figlio del Mattino. La sua reazione allo squilibrio del Toro é lo squilibrio della funzione dell’ariete, l'ira non controllata.
Ma Mosé ha anche le carateristiche del Toro, infatti é inizialmente Gran Sacerdote, a Eliopoli (On) in Egitto.
Nel testo latino della Vulgata quando Mosé scende dalla monte Sinai presenta una "facies cornuta" (in ebraico karan), una faccia cornuta. I traduttori cristiani, per non turbare i loro lettori hanno tradotto "faccia raggiante", che non é proprio la stessa cosa.

Il Toro rappresenta l'età più antica fra quelle ricordate dall'umanità.
Esse sono Toro, Ariete, Pesci e l'attuale Acquario.
L'età del Toro aveva come caratteristica l'adorazione di questo possente animale.
Il significato del culto era il dominio dell'energia selvaggia del Toro espressa dalla sua aggressività e virilità.
Il loro toro monta e non sbaglia,
la loro vacca figlia senz'abortire
Giobbe 21:10

E perfino il Sepher Yetzirah, parlando di questa via accenna maliziosamente a delizie erotiche.

16) INTELLETTO ETERNO (SEKHEL NITZCHI). Si chiama così poiché é il Piacere della Gloria, e non c’é gloria al di sotto di ciò. Si chiama Gan Eden (Giardino delle Delizie), ed é preparato come ricompensa per i giusti.
Sepher Yetzirah


Mosé era proprio colui che doveva operare la transizione fra l'età del Toro e quella dell'Ariete.
L'età dei Pesci é quella di Cristo.
Dell'età dell'acquario parleremo al momento apposito.

La carta tradizionale
La carta tradizionale rappresenta il Papa, l'unico Alto sacerdote tollerato in tempi medioevali. Le due colonne del tempio lasciano lontanamente intuire un toro cornuto, ma il resto del significato é perso.

La carta dell'Ordine del Sole
La carta dell'Ordine del Sole raffigura Gandalf, il personaggio del Signore degli Anelli di Tolkien.
Gandalf é il perfetto Mago degli Dei, la guida spirituale che viene dall'alto con il potere fra le mani. Interessante é che il personaggio sia inizialmente chiamato il Grigio, colore di Chockmah e poi diventi il Bianco dopo la sua combattimento con il Balrog . Quest'ultimo puó essere interpretato come il “Diavolo”, il Signore delle Porte della Materia di cui vedremo in seguito. Ma non é passando le Porte della Materia che si diventa Bianchi da Grigi che si era.
Ricordiamo che alla fine del libro, il Mago degli Dei abbandona la Terra di Mezzo, la Manifestazione. Il Bianco scompare insieme a tutto un (il) mondo.
Formula del Cuore del Mago degli Dei Eterni
Messe da parte ardite ambizioni metafisiche potremmo più semplicemente riassumere tutto nel motto: “Chi Lo ama mi segua!” Riferito al principio Superiore.

Effetti della formula: ridestare l’Ardore sopito verso mete spirituali. Inspirazione mistica.

Formula dell’Onore del Mago degli Dei Eterni
Il Ritorno alla Fonte della Forza.

La via ascendente consiste nel riportare il Corno al suo legittimo proprietario.
L'ultimo membro dell'ordine che adempie alla missione finale: oltrepassa l'Abisso si ricongiunge con la Forza Primordiale. In quel giorno l'Ordine del Sole sarà sciolto fino alla necessità di una sua nuova apparizione sul piano di Assiah.

Effetti della formula: placare l'aspetto squilibrato della Via Spirituale, l'animalità sessuale, la mancanza di controllo.
Associazioni:
fuoco sotto le ceneri.


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