Il Grande Re
-
ll Grande Re sedeva sul Trono essendo lui.
-
Sul Trono che
stava sopra le Acque del Caos.
-
E a un tratto vide
un immagine sulle Acque immote.
-
Un immagine
illuminata di luce.
-
Ma era Lui la
Luce, il Grande Re. Lui era riflesso nelle acque.
-
Cosí il Gran Re
sorrise follemente alla sua immagine increspata dal vento.
-
Follemente perché
era solo un immagine. Follemente perché non vi era vento.
-
Eppure adesso non
era più solo nella brezza. Poiché l'idolo si alzó e prese posto
accanto al Re.
-
Dove prima non vi
era posto.
Sul Trono che
stava sopra le Acque del Caos.
E a un tratto vide
un immagine sulle Acque immote.
Un immagine
illuminata di luce.
Ma era Lui la
Luce, il Grande Re. Lui era riflesso nelle acque.
Cosí il Gran Re
sorrise follemente alla sua immagine increspata dal vento.
Follemente perché
era solo un immagine. Follemente perché non vi era vento.
Eppure adesso non
era più solo nella brezza. Poiché l'idolo si alzó e prese posto
accanto al Re.
Dove prima non vi
era posto.
L'Idolo
-
E quello nuovo
parló per la prima volta.
-
Parló e ruppe il
Silenzio.
-
E rompendolo lo
creó. Lo creó infrangendolo.
-
Nessuno sa cosa
disse, perché il Gran Re non lo ha mai raccontato ed Esso lo
dimenticò quando iniziò a danzare.
-
Dalla sua danza
uscivano miriadi di Fulgori meravigliosi.
-
Che volavano nella
Notte illuminandola per un istante.
-
Poi cadevano nelle
Acque e si spegnevano. E di nuovo era Tenebra.
-
Ma egli riprendeva
a Danzare e a ruotare ancora più veloce di prima.
-
Una colonna di
fuoco vorticante che eruttava scintille.
E quello nuovo
parló per la prima volta.
Parló e ruppe il
Silenzio.
E rompendolo lo
creó. Lo creó infrangendolo.
Nessuno sa cosa
disse, perché il Gran Re non lo ha mai raccontato ed Esso lo
dimenticò quando iniziò a danzare.
Dalla sua danza
uscivano miriadi di Fulgori meravigliosi.
Che volavano nella
Notte illuminandola per un istante.
Poi cadevano nelle
Acque e si spegnevano. E di nuovo era Tenebra.
Ma egli riprendeva
a Danzare e a ruotare ancora più veloce di prima.
Una colonna di
fuoco vorticante che eruttava scintille.
La Formale
-
Allora una voce
Imperturbabile disse in silenzio: "Fermati, Mio Signore,
Noviol! Lascia che io asciughi il tuo sudore con i miei capelli."
-
Cosí la Femmina
uscí dalle Acque chiamandolo per nome.
-
Lei gli diede un
nome, perché lui era troppo selvaggio per scegliersene uno da solo.
-
Chiamó anche se
stessa Marael e il Gran Re, Tronon. Così che tutto fosse fisso e
ordinato.
-
Noviol fermó la
sua danza. E la vide. E la amó.
-
Vide che che lei
era diversa e bramò di annullarla, annullarsi. E la desideró.
-
Andò verso di lei
danzando. Splendente, Terribile. la morse, la graffió, La penetró,
per riempirla fino a farla esplodere, provocarla e renderla simile
a lui.
-
Ma lei taceva e
ingoiava tutto ció che lui le dava.
-
Nel ventre di lei
vi erano milioni di stelle, ma Marael non permetteva ne uscisse
nemmeno una.
Allora una voce
Imperturbabile disse in silenzio: "Fermati, Mio Signore,
Noviol! Lascia che io asciughi il tuo sudore con i miei capelli."
Cosí la Femmina
uscí dalle Acque chiamandolo per nome.
Lei gli diede un
nome, perché lui era troppo selvaggio per scegliersene uno da solo.
Chiamó anche se
stessa Marael e il Gran Re, Tronon. Così che tutto fosse fisso e
ordinato.
Noviol fermó la
sua danza. E la vide. E la amó.
Vide che che lei
era diversa e bramò di annullarla, annullarsi. E la desideró.
Andò verso di lei
danzando. Splendente, Terribile. la morse, la graffió, La penetró,
per riempirla fino a farla esplodere, provocarla e renderla simile
a lui.
Ma lei taceva e
ingoiava tutto ció che lui le dava.
Nel ventre di lei
vi erano milioni di stelle, ma Marael non permetteva ne uscisse
nemmeno una.
Il Trattenimento al di lá del baratro
-
Rimasero
avvinghiati per eoni. Sospesi nella notte con il Gran Re a eterno
testimone.
-
Noviol non era
consapevole del Tempo, perso solamente in quella danza sconosciuta.
Ma lei contava le lacrime di dolore che lui le infliggeva.
-
Marael era pregna
di Sapienza, ma si rifiutava di partorire.
-
E ancora Noviol
raddoppiò gli sforzi per infrangerla.
-
Ella voltó la
testa per resistere e vide che il Gran Re fissava le Acque sotto di
loro.
-
E anche lei le
fissó e vi erano due immagini riflesse, le loro.
-
Erano amorosi,
potenti e belli insieme.
-
Ne fu sorpresa.
Così sorpresa che dimenticò di trattenersi.
-
per questo il suo
ventre gravido esplose in una pioggia di scintille.
Rimasero
avvinghiati per eoni. Sospesi nella notte con il Gran Re a eterno
testimone.
Noviol non era
consapevole del Tempo, perso solamente in quella danza sconosciuta.
Ma lei contava le lacrime di dolore che lui le infliggeva.
Marael era pregna
di Sapienza, ma si rifiutava di partorire.
E ancora Noviol
raddoppiò gli sforzi per infrangerla.
Ella voltó la
testa per resistere e vide che il Gran Re fissava le Acque sotto di
loro.
E anche lei le
fissó e vi erano due immagini riflesse, le loro.
Erano amorosi,
potenti e belli insieme.
Ne fu sorpresa.
Così sorpresa che dimenticò di trattenersi.
per questo il suo
ventre gravido esplose in una pioggia di scintille.
Il signore delle Forze della Vita
-
Così fu stabilito
il Dominio di Zeon, ed egli lo esercitò con perizia.
-
Raccolse le fiamme
del Padre e le piantó fra le colline della Madre
-
Di ogni scintilla
di esistenza si prese cura amorevolmente.
-
E il Giardino
dell'Esistenza fiorì dei fiori dell'estate
-
E fiorì. E
crebbe. e crebbe ancora.
-
Ogni bocciolo
diventava una pianta, ogni pianta un albero, ogni albero un gigante
muscoso il cui tronco strangolava gli altri.
-
L'abbondanza era
tale che i frutti marcivano senza che nessuno li raccogliesse.
-
L'aria era
smidollata dall'opulenza.
-
E sembrava che
l'inverno non dovesse mai arrivare
Così fu stabilito
il Dominio di Zeon, ed egli lo esercitò con perizia.
Raccolse le fiamme
del Padre e le piantó fra le colline della Madre
Di ogni scintilla
di esistenza si prese cura amorevolmente.
E il Giardino
dell'Esistenza fiorì dei fiori dell'estate
E fiorì. E
crebbe. e crebbe ancora.
Ogni bocciolo
diventava una pianta, ogni pianta un albero, ogni albero un gigante
muscoso il cui tronco strangolava gli altri.
L'abbondanza era
tale che i frutti marcivano senza che nessuno li raccogliesse.
L'aria era
smidollata dall'opulenza.
E sembrava che
l'inverno non dovesse mai arrivare
Il signore delle Forme della Morte
-
Ma nel giorno
della Spada, Ares si presentò sul suo carro terribile
-
Chiese Giustizia a
gran Voce, la fine della mollezza pretese.
-
Allora il terrore
si sparse fra gli abitanti del Giardino delle delizie mentre la
Falce passava su di loro per mieterli.
-
E quando
chiedevano 'Perché?!' lui rispondeva solo 'NECESSITÀ'.
-
Venne il tempo
della semina e i campi furono arati con spade di ferro e irrigati
con sangue.
-
Dei figli delle
Delizie non ne rimase neppure uno.
-
Quelli che
riuscirono a sopravvivere divennero duri e crudeli.
-
Si nascosero nelle
caverne nude di ornamenti e aspettarono.
-
Fino a quando
l'inverno non oscurò di ghiaccio il rosso del suo Mantello.
Ma nel giorno
della Spada, Ares si presentò sul suo carro terribile
Chiese Giustizia a
gran Voce, la fine della mollezza pretese.
Allora il terrore
si sparse fra gli abitanti del Giardino delle delizie mentre la
Falce passava su di loro per mieterli.
E quando
chiedevano 'Perché?!' lui rispondeva solo 'NECESSITÀ'.
Venne il tempo
della semina e i campi furono arati con spade di ferro e irrigati
con sangue.
Dei figli delle
Delizie non ne rimase neppure uno.
Quelli che
riuscirono a sopravvivere divennero duri e crudeli.
Si nascosero nelle
caverne nude di ornamenti e aspettarono.
Fino a quando
l'inverno non oscurò di ghiaccio il rosso del suo Mantello.
Il Guaritore radioso
-
Il Sole non si
mostrava più su Onirikon.
-
Divorato dai Lupi
dell'Artico
-
Poi il vagito di
un bimbo sciolse il biancore della neve.
-
un fiore si
schiuse, un nudo piede calcò la terra, guarendola.
-
Una mano divenne
balsamo per le piaghe del Mondo.
-
Egli guariva con
il suo passaggio, Sanava con il suo sorriso.
-
Era il più bello
dei Figli, l'erede autentico del Gran Trono.
-
Cosí il nobile
Terapon costruí un palazzo alto 1386 parasanghe nel cuore di Tutto
-
Otto strade di
Luce si partivano da esso a toccare tutti i confini del Piccolo
Volto.
Il Sole non si
mostrava più su Onirikon.
Divorato dai Lupi
dell'Artico
Poi il vagito di
un bimbo sciolse il biancore della neve.
un fiore si
schiuse, un nudo piede calcò la terra, guarendola.
Una mano divenne
balsamo per le piaghe del Mondo.
Egli guariva con
il suo passaggio, Sanava con il suo sorriso.
Era il più bello
dei Figli, l'erede autentico del Gran Trono.
Cosí il nobile
Terapon costruí un palazzo alto 1386 parasanghe nel cuore di Tutto
Otto strade di
Luce si partivano da esso a toccare tutti i confini del Piccolo
Volto.
L'Amazzone
-
Un giorno dal
cammino di Sud e Ovest irruppe Nikael vestita di sudore
-
Montando selvaggia
lo stallone danzante sfidó i principi di Eliopoli a vincerla
-
In molti
duellarono ma lei fece concime delle loro ossa adornando la terra
con le loro ceneri.
-
Ma ancora
tornavano, cercando la lussuria nella natura verde del fuoco
-
Il suo amore,
Ornamento di valore nel mattino
-
Cintura di castità
profumata di rosa di notte.
-
Ella raccolse
intorno a se un numero sconosciuto di amazzoni
-
E costruí loro
una cittá chiamata Mieleim
-
Allora il sud fu
una casa di Vergini dal Respiro vivente
Un giorno dal
cammino di Sud e Ovest irruppe Nikael vestita di sudore
Montando selvaggia
lo stallone danzante sfidó i principi di Eliopoli a vincerla
In molti
duellarono ma lei fece concime delle loro ossa adornando la terra
con le loro ceneri.
Ma ancora
tornavano, cercando la lussuria nella natura verde del fuoco
Il suo amore,
Ornamento di valore nel mattino
Cintura di castità
profumata di rosa di notte.
Ella raccolse
intorno a se un numero sconosciuto di amazzoni
E costruí loro
una cittá chiamata Mieleim
Allora il sud fu
una casa di Vergini dal Respiro vivente
Il Sapiente
-
le contemplavano
Ermon e i suoi con supremo distacco
-
Chiusi nella
sottile Torre di Sapienza eretta a Nord le spiavano
-
Dai merli delle
mura di Satod fatti di acume puro tracciarono confini
-
E gli Dei videro
la Pietra trasformarsi sotto le mani dell'Uomo
-
Videro la natura
prosciugarsi in un furto veloce
-
Spianata da Freddo
intelletto scientifico
-
Quel giorno gli
Dei sentirono PANico, per la prima volta
-
E dopo averne
provato l'estasi non tornarono piú indietro
-
Lasciando i loro
invocatori soli, a delirare agli idoli di pietra.
le contemplavano
Ermon e i suoi con supremo distacco
Chiusi nella
sottile Torre di Sapienza eretta a Nord le spiavano
Dai merli delle
mura di Satod fatti di acume puro tracciarono confini
E gli Dei videro
la Pietra trasformarsi sotto le mani dell'Uomo
Videro la natura
prosciugarsi in un furto veloce
Spianata da Freddo
intelletto scientifico
Quel giorno gli
Dei sentirono PANico, per la prima volta
E dopo averne
provato l'estasi non tornarono piú indietro
Lasciando i loro
invocatori soli, a delirare agli idoli di pietra.
Il sentiero dell'inconciliabilità
-
Le sacerdotesse di
Mieleim non poterono sopportarlo oltre e declamarono verbi senza
scuse ne ritorno.
-
Con questo urlo
nel Cuore partí dal Sud un esercito pieno d'ardore.
-
Ma Satod non fece
attendere la sua mossa a lungo prevista e reagì specularmente per
difendere il suo onore.
-
Cosí che due
schiere marciavano, l'una contro l'altra armata, sulla via
dell'Anello Unico.
-
Animate una da
volontá incrollabile e l'altra da passione smisurata.
-
Le armate si
scontrarono sotto la Torre di Aroth che si infranse per l'urto.
-
Per XVII giorni si
combatterono senza sosta alternandosi nella vittoria e nella gloria.
-
Le amazzoni
attaccarono ad ondate ma i saggi non cedettero mai
-
Fino a quando la
grande pianura fu coperta di coppie di cadaveri, strette
nell'inconciliabilità estrema.
Le sacerdotesse di
Mieleim non poterono sopportarlo oltre e declamarono verbi senza
scuse ne ritorno.
Con questo urlo
nel Cuore partí dal Sud un esercito pieno d'ardore.
Ma Satod non fece
attendere la sua mossa a lungo prevista e reagì specularmente per
difendere il suo onore.
Cosí che due
schiere marciavano, l'una contro l'altra armata, sulla via
dell'Anello Unico.
Animate una da
volontá incrollabile e l'altra da passione smisurata.
Le armate si
scontrarono sotto la Torre di Aroth che si infranse per l'urto.
Per XVII giorni si
combatterono senza sosta alternandosi nella vittoria e nella gloria.
Le amazzoni
attaccarono ad ondate ma i saggi non cedettero mai
Fino a quando la
grande pianura fu coperta di coppie di cadaveri, strette
nell'inconciliabilità estrema.
La Mutevole sognatrice
-
Poi nei sogni
dell’Ovest apparve Selenal, cantando tristemente ai morti.
-
Dava speranza ai
superstiti nel suo sogno della magia.
-
in lei tutto
confluiva, tutte le necessità e possibilità erano contemplate.
-
e per rifletterle
tutte le mutava, cambiando, per essere sostegno e aiuto di ognuna.
-
L'Alternanza fu il
fondamento della sua enorme forza.
-
A lungo fu
difficile fissarla in un posto perché sempre diventava diversa
essendo fissa.
-
Ma infine, seguita
da fanciulle dal volto lungo e sottile, si stabilí fra le colonne
del cielo.
-
Desio divenne un
suo sogno magico, pietrificato, ma irreale.
-
Solo quelli di
Fede la toccarono ma nessuno la possedette mai.
Poi nei sogni
dell’Ovest apparve Selenal, cantando tristemente ai morti.
Dava speranza ai
superstiti nel suo sogno della magia.
in lei tutto
confluiva, tutte le necessità e possibilità erano contemplate.
e per rifletterle
tutte le mutava, cambiando, per essere sostegno e aiuto di ognuna.
L'Alternanza fu il
fondamento della sua enorme forza.
A lungo fu
difficile fissarla in un posto perché sempre diventava diversa
essendo fissa.
Ma infine, seguita
da fanciulle dal volto lungo e sottile, si stabilí fra le colonne
del cielo.
Desio divenne un
suo sogno magico, pietrificato, ma irreale.
Solo quelli di
Fede la toccarono ma nessuno la possedette mai.
Queste "parole" saranno aria nel vento per molti. Era il momento per questo blog di venire alla luce. Non so quali motivazioni ti hanno portato a scegliere di scrivere questo e qui. Forse il tempo ti ha parlato? Ottima scelta, la chiave di volta è ancora all' orizzonte!
RispondiEliminagrazie Pietro Giacomo
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